Food » Benvenuta Primavera: cena a Villa Alma Plena

Dopo pioggia e vento, quest’anno più copiosi al sud, è arrivata la Primavera, che è stata festeggiata con una cena Stellata presso la bella location di Villa Alma Plena, con l’organizzazione di Angela Merolla e la partecipazione di chef di fama e pasticcieri.
Ma andiamo con ordine:
la location (Villa Alma Plena) è un’elegante struttura per eventi, con una storia antica: era una delle casine di caccia della nobiltà ottocentesca ed è stata ristrutturata con un occhio al comfort e alla modernità e uno alla sua storia
Proprio a breve ospiterà un welcome day dedicato agli sposi, sotto la guida di Cira Lombardo: struttura da appuntare e consigliare e probabilmente da scegliere, anche per la bontà dello chef resident Salvatore Spuzzo e per la scelta di usare solo olio biologico prodotto in Villa.
Torniamo alla cena, dal tema primaverile: fiori e profumi, vegetali di stagione come lo spinacio e il pisello, le puntarelle e tutte le delizie dell’orto in primavera, arricchite dal mare: astice, frutti di mare, seppie e cefali.
L’aperitivo è stato invece di terra, in finger food, con una selezione di formaggi e salumi di gran qualità e con in abbinamento spumanti di Principi di Butera:
Tris di formaggi irpini Cooperativa Agricola Pecorino Bagnolese – Bagnoli Irpino AV
Pecorino stagionato 12 mesi in grotta a latte crudo locale
Pecorino affinato su vinacce 14 mesi in grotta a latte crudo locale
Caprino stagionato 4 mesi in grotta a latte crudo locale
Jamon IbericoSenorio de Olivenza denominazione di origine Dehesa de Extremadura -100% razza pura iberica stagionato 36 mesi
Abbiamo proseguito con l’abbinamento particolarissimo dell’Astice con il provolone del Monaco, ad opera dello chef Giovanni De Vivo (Astice in Primavera su letto di patate viola, crumble, spinaci e Provolone del Monaco Dop):
Poi il risotto carnaroli invecchiato con piselli, seppie arrostite e limoni canditi, preparato in collaborazione tra lo chef resident Salvatore Spuzzo e lo chef Carlo Verde: risotto ottimo, talvolta qui al Sud viene servito fin troppo cremoso, quasi scotto, o troppo secco e non all’onda. Mia madre, abituata a cucine nordiche, lo critica quasi sempre, anche in ristoranti di livello, e questo lo avrebbe approvato: perfetto!
Poi Fabio Ometo e Antonio Borriello ci hanno deliziato con un piatto che per me è stato un vero capolavoro:
Candele trafilate al bronzo, spezzate e farcite con verza stufata, cipollotto di Montoro, guanciale, su guazzetto di frutti di mare con brunoise e vellutata di patate al latte affumicato
Qualcuno ha detto che il piatto era eccessivamente ricco, per me era un capolavoro di equilibrio e sapore, nato dalla pazienza certosina di riempire le candele di pasta una ad una con il ripieno di verza e cipolla e di adagiarle su un guazzetto spettacolare.
Il secondo lo avevamo già assaggiato al Line, dello chef Antonio Tecchia e ne confermiamo la bontà: anche al secondo assaggio non si esaurisce il divertimento del pop corn, della salsa teriaky e di un pesce “povero” del nostro mare. America, Asia e Mediterraneo combinati insieme:
Middine del mar nostro laccato al teriaky su pop-corn e insalatina di puntarelle
I vini in abbinamento:
Neroluce Spumante Brut Doc – Metodo Martinotti -Blanc de noirs -da uve Nero d’Avola
Cantine Vitematta Casal di Principe CEAsprinio Igt Terre del Volturno annata 2017 gradazione
Cantina di Lisandro “Lancella” Pallagrello Bianco Terre del Volturno IGP annata 2016
Tenuta Ippocrate Montefredane AV
Primum Fiano di Avellino DOCG annata 2015
Casula Vinaria – Campagna SA Primavera Aglianico Rosato Colli di Salerno IGP annata 2017
Infine il capitolo dolce: prima il dessert della famosa pasticciera Stella Ricci, al cioccolato ma acido e rinfrescante per chiudere una cena così armoniosa
E a chiudere la colomba del maestro fornaio Domenico Fioretti all’albicocca e cioccolato e l’amaro alle Erbe della Reggia di Caserta della Distilleria Petrone, il sempre profumato Liquore Amarè:
Una primavera a cui brindare con fiducia, se queste sono le premesse!