Food » Trianon: il posto dove mangiare la pizza almeno una volta nella vita!

Per lavoro, sto provando a mettere insieme i pezzi della pizza: la sua storia, la sua diffusione, l’evoluzione tecnica e le modalità chimiche e fisiche che creano la magia e la rendono il cibo più conosciuto al mondo. Continuo a cercare con passione posti bellissimi e storici in cui la pizza non si prepara: si celebra.
Trianon è uno di questi: un invito che mi onora, in un luogo senza tempo e come tale meraviglioso.
La pizza qui è quella a ruota di carro, enorme, servita davvero bollente. Nonostante le tre sale, e il numero importante di coperti, la pizza arriva a tavola fumante: ogni sala ha il suo forno, e puoi vedere gesti di antica maestria nei pizzaioli all’opera.
Sui tavoli di marmo arrivano solo pizze da ingredienti selezionati: latticini, pomodoro, olio extravergine di oliva, tutto curato a filiera corta da una gestione che ha radici familiari imponenti.
C’è da brindare a una storia di fedeltà e affetto: le persone che lavorano in sala così come ai forni sono le stesse da decenni i un apporto di fiducia reciproco che rende Trianon una famiglia tra proprietà e dipendenti.
La mozzarella che mangio per antipasto è sublime: succosa, consistente, gustosa.
Sulla pizza accompagna il pomodoro senza invadere, senza rilasciare umidità eccessiva.
Sto proprio assaporando la storia di Napoli e della pizza, e del legame profondo tra la città e il suo piatto simbolo.
La dinastia che fa capo alla celebrata pizzeria Trianon, inizia con i coniugi Leone.
Ciro Leone e sua moglie Giorgina De Somma fondano nel 1923 il locale in via Pietro Colletta a ridosso del quartiere Forcella che gli ha dato i natali dandogli il nome del teatro, inserito nella lista patrimonio UNESCO, nel quale si esibivano i migliori artisti dell’epoca.
La margherita è sconvolgente: incontra il mio gusto anche la spolverata di pecorino, il cornicione è basso, il profumo del basilico intenso. La pizza sazia senza imporsi, solleticando l’appetito a ogni boccone, e risultando dopo 2 ore perfettamente digerita.
Oltre alla margherita spaziale, ho assaggiato la 4 stagioni: prosciutto, funghi, melanzane a funghetto, salame. Qui le pizze sono tutte rosse e hanno anche varietà di ingredienti rispettando, appunto, la tradizione delle popolane d’un tempo che chiedevano al pizzaiolo di inserire ogni tipo di ingrediente sulla pizza.
Al Trianon esiste anche la 8 gusti, con la presenza dell’uovo: non deve sembrare un’idea turistica ma, appunto, rispecchiare un’idea antica di pizza, cibo popolare, mangiato anche nella mattinata presto e fino a notte inoltrata, infornato nei forni a legna, dalla caratteristica forma a volta, ancora oggi lì, con le maioliche vintage del maestro Striano e i grossi forni a legna rivestiti di tessere realizzate con la tecnica dello “spezzato”.
Trianon è stato sempre il dopoteatro di un teatro storico di Napoli, famoso per la rivista, riaperto qualche anno fa proprio come “teatri del popolo”. Oggi Trianon ha tre sedi: quella storica di via Pietro Colletta, dove sono stata io, comoda, con i bei tavoli in marmo, gli arredi spartano ma i lampadari liberty, un menu ricco di pizze ma sprovvisto di antipasti, fritti, dolci, La sede storica è il tempio della pizza di una volta, dove gli ingredienti sono top e la leggerezza della pizza è tale che potresti mangiare pizza per antipasto, piatto principale e dolce!
La sede di Salerno è quella che ha portato la buona pizza nella cittadina e poi c’è la sede recente di Sorrento, molto ariosa e aperta alle esigenze dei tanti stranieri.
Ma a Trianon, in mano ai mariti delle nipoti dei fondatori Ciro Leone e Giorgina DeSomma, non si concede nulla al turistico: con una scelta coerente, intelligente e lungimirante, il Trianon resta sé stesso, garantendo qualità senza cedere alle mode e ai trend del momento.
Per me scelta vincente: pizza consigliata ai napoletani che la conoscono e la riconoscono e la sentono propria e che devono tenerla in agenda, confermandola tra le migliori a Napoli (e quindi del mondo! CIT). Pizza consigliata ai turisti, agli stranieri e a quanti vogliono conoscere la vera pizza, proprio lei, quella tradizionale.
Trianon, un nome che è una garanzia!!!