Food » Acquerello: è napoletano il primo nuovo ristorante gourmet “Covid free”

Questa notizia me la manda un’agenzia di stampa di due care amiche. Non sono ancora andata a provarlo di persona, questo ristorante. E allora, di solito, non parlo delle cose che non ho provato.

Ma stavolta faccio un’eccezione, per 2 motivi: il primo è che Le Pendici è un posto dove vado spesso, perchè lo trovo un Centro Commerciale piccolo, a misura d’uomo, e quindi ben fatto. mi piace il panorama che c’è, il fatto che sia defilato ma facilmente raggiungibile. E quindi sono contenta che proprio lì abbia aperto il primo ristorante dell’epoca post covid: Acquerello, che ha aperto il 30 maggio le sue porte proprio in questa galleria commerciale.

mise en place

Il secondo motivo per cui ne parlo è ovviamente quello di un segnale di positività: anche se ancora siamo un pò spaventati e riprendiamo la nostra vita un passo alla volta, con prudenza, abbiamo anche voglia di segnali di ripresa, voglia di bellezza. 

panorama

E così ecco Acquerello: un locale bello, coraggioso e ambizioso, che presto proverò.

Nel frattempo, vi lascio con tutte le info:

Acquerello“, il primo esempio di ristorante anti – Covid in Italia, con un’organizzazione del personale e degli ambienti è interamente pensata nel rispetto delle regole dei protocolli anti-Covid nazionali e regionali; regole che sono state personalizzate coerentemente con il nuovo progetto ristorativo. Al bando i divisori in plexiglass, sì ad un’adeguata distanza tra i tavoli e tra le sedute (ulteriormente chiarita da una segnaletica orizzontale a pavimento). Menù consultabili online tramite scansione di un QR-Code sul proprio cellulare, oppure attraverso tablet che vengono igienizzati dopo ogni utilizzo, raccolta digitale dei dati dei clienti (che vengono conservati per 14 giorni) e misurazione della loro temperatura corporea. Personale di sala sempre presente ma dotato di tutti i dispositivi e formato in fatto di distanze e di tempi per minimizzare i contatti con i clienti. Lo stesso personale viene sottoposto alla misurazione della temperatura corporea ed ogni giorno firma un documento attraverso il quale dichiara di aver correttamente igienizzato le mani prima dell’ingresso al locale. Le ordinazioni vengono prese tramite un palmare collegato ad un gestionale che le inoltra alla postazione bar e alla cucina così da minimizzare il contatto tra gli operatori e velocizzare il servizio. Colonnine con gel igienizzante poste all’ingresso del ristorante, dei serivizi igienici, di ogni terrazza e di ogni sala. Sono queste alcune delle misure adottate dal primo esempio di ristorante di alta cucina italiano ideato per essere “Covid free“.
 La famiglia Irollo ha pensato ad “Acquerello” come un polo animato da una grande comunità unita dalla cultura e dalla volontà di valorizzare la ricchezza delle eccellenze artigiane campane e italiane. Stefano, Luigi e il loro papà, soci nell’impresa, hanno voluto trasferire la ricchezza della cultura artigianale campana e italiana sia nel décor, sia nella proposta gastronomica di fascia alta. “La cucina e l’ospitalità hanno il ruolo fondamentale di promotrici del buon vivere e della coesione sociale, temi più che mai attuali per la ripresa del nostro Paese – spiegano i fratelli Irollo -. Ci auguriamo che tra gli insegnamenti che possiamo trarre da questa delicata esperienza che stiamo vivendo ci sia anche un nuovo approccio all’alimentazione, più consapevole e rispettoso del territorio ed, in generale, della natura“. “Non dobbiamo pensare a quello che non si può fare e a quello che si è perso: dobbiamo concentrarci su quello che si può fare. Vogliamo restituire a chi si vorrà concedere una fuga culinaria in città il gusto e la gioia di vivere“, questa la loro mission per il futuro prossimo.
A dirigere la brigata di cucina c’è lo chef Antonio Borrelli, che rende omaggio agli ingredienti italiani; lo stile del locale è contemporaneo, reso unico da elementi d’impatto, pezzi d’arredo caratteristici e materie prime singolari: legni, cristalli, tessuti, quadri provenienti da tutta Italia. In ottemperanza ai protocolli vigenti, per consentire la massima distanza tra le sedute è stato creato anche un pop-up restaurant all’aperto con tavoli spaziosi, tutti rigorosamente “vista Vesuvio”.
Per l’opening di “Acquerello” l’azienda adotterà tutte le misure anti – Covid 19 indicate nei protocolli nazionali e regionali, al fine di garantire la massima sicurezza di coloro che interverranno e del personale.
Uovo cotto a 62 gradi su crema di piselli al rosmarino, vortice di caprino, topinade di olive nere e ketchup di pomodoro San Marzano

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