Laghi Nabi

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Come promesso, vi porto in un luogo esclusivo e insieme accessibile.

Lo so, sembra un ossimoro. Invece non lo è: Laghi Nabi è un’oasi naturale, fruibile in molti modi diversi: come hotel, come glamping, come ristorante, come spa, anche come luogo in cui passare una bellissima giornata.

Eccovi alcune foto, prima di raccontarvi perchè mi ha colpito:

Un luogo magico e versatile, ma soprattutto SOSTENIBILE.

Laghi Nabi si trova a Castelvolturno, una zona bistrattata dalla popolazione e anche dai media, da cui troppo spesso sfuggiamo, e invece bisognerebbe osservarla attentamente, per scoprirne la bellezza, quando è rispettata.
Ai Laghi Nabi eravamo andati per parlare di bellezza, cultura, viticoltura e sostenibilità. utilizzando il benchmark del Lago di Lesina e parlando molto della caratteristica peculiare dei territori lacustri, il giornalista Luciano Pignataro, e  il prof. Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Portici, hanno dialogato con l’imprenditore Gino Pellegrino e con altri ospiti, circa la sostenibilità del turismo, la conservazione e valorizzazione del territorio, che non deve per forza essere prerogativa statale, ma che sempre più debba interessare invece gli imprenditori.

Devo dire che finora solo in un altro posto ho trovato la stessa vocazione turistica ed insieme la stessa attenzione per la sostenibilità. Sto parlando della famiglia Mazzitelli e di Volta del Fuenti, ma questa è un’altra storia. Credo che ci sia analoga attenzione ai Cacciagalli, di cui pure abbiamo parlato a tavola, e che mi riservo di visitare presto. Tra gli invitati c’era anche la chef Rosanna Marziale, che pure con tenuta San Bartolomeo fa un discorso di valorizzazione naturalistica. Insomma, un fil rouge che passa dai valori dell’accoglienza a quelli della valorizzazione territoriale, un binomio di cui non potremo fare a meno e che è tra le keyword del percorso di studi di Master di I livello in Hospitality Managament recentemente lanciato dal “mio” ateneo. (qui tutte le info).

Lo so, che siete curiosi. Ma hai provato la parte food? Com’era la cucina del Res (il ristorante della struttura)?

Ottima, guardare per credere!

 

Vi ho incuriosito?

Spero di sì. Attendo impressioni, suggestioni e domande da chi vuole andare o è già andato.

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Cenando sotto un cielo diversi XIV edizione

Lunedì 27 giugno a Villa Alma Plena (CE)
Quattordicesima edizione di “Cenando sotto un Cielo Diverso”
L’Unicità della Diversabilità: ripartire dal valore dell’autenticità delle persone
12 chef stellati, 150 tra cuochi, pizzaioli, panificatori, pasticcieri, produttori, e artisti insieme per donare a chi è meno fortunato

Chef stellati e non, pizzaioli, pasticcieri e produttori lunedì 27 giugno saranno di scena a Villa Alma Plena per la quattordicesima edizione dell’evento di beneficenza “Cenando Sotto un Cielo Diverso”. Continua a leggere

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Ho fatto una cavolata!

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Quando si dice “fare una cavolata” si intende “fare una sciocchezza” ed effettivamente il povero cavolo è assai bistrattato.

Il cavolo entra nei modi di dire fondamentalmente per due ragioni: la prima è data dal suo scarso valore commerciale, la seconda da una vaga assonanza eufemistica con il termine popolare usato per l’organo genitale maschile. Per entrambi questi motivi il cavolo è divenuto simbolo di cosa spregevole oppure di scarso valore (Corriere).

Eppure, il cavolo è un prezioso alleato della salute: il cavolfiore aiuta a prevenire il cancro al colon e l’ulcera e cura l’anemia e, insieme ai broccoli, i cavolfiori, sarebbero efficaci nella prevenzione del cancro alla prostata (Fondazione CMT).

Per questo, prima che l’estate travolga tutto con i suoi ortaggi, ho scelto di preparare una ricetta semplice, rapida, gustosa e adatta al clima più caldo, col cavolo appena appena cotto. Io ho scelto il cavolfiore IGP della Piana del Sele. Mi ha incuriosito leggerne sul blog di Luciano Pignataro, anche perchè ho provato il trucco del pane con l’aceto sul coperchio ed effettivamente ne ha neutralizzato lo spiacevole odore.

Quanto al sapore, a me è piaciuto trovare il cavolo croccante, con una cottura express di 5 minuti. Ho unito al cavolo frullato in briciole, da crudo, un semplice misto per soffritto, nel mio caso surgelato (orrore!), e ho spadellato insieme come per la mantecatura di n risotto. Ho aggiunto un pò di olio buono, peperoncino in polvere e un goccio di colatura di alici.

Ricetta fast, healthy and comfort!

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Serata a 4 mani da Opera Restaurant

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Vi racconto la storia di un’amicizia. Quella tra uno chef e il suo secondo che riescono a prendere insieme, in una città particolare come Napoli, una stella Michelin.

Lo chef resident di Opera, che avevo già avuto modo di apprezzare, ha voluto fortemente una serata con lo chef stellato Gianluca D’Agostino, che dopo l’esperienza del Veritas promette scoppiettanti novità. Per Raffaele, chef D’Agostino è un mentore, un ispiratore, un amico.

Uno dei piatti pensato per questa special night, già quasi sold out, con un menù di 5 portate e altrettanti vini in abbinamento, sarà il signature dish “come Un filetto al pepe verde”. Continua a leggere

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