Food » Nulla Osta

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Oggi è San Martino, tempo di vendemmia, di vino, di uva, di confine tra l’estate e l’autunno, tra il caldo e il freddo.

Ed io mi sento in questo stesso momento: tesa tra aria calda e fredda, tra rinnovamento e riposo. Forse, un eccessivo ripiegamento su me stessa mi ha reso pessimista e sono stata richimata per quetso.

“Le opportunità che non hai sono quelle che non hai cercato, che non ti sei procurata, che non hai colto”. 

“Vorrei fare e questo e quello e quell’altro ancora… ma non me ne si dà modo, tempo, fiducia…” ripetevo stupidamente.

“Cosa lo impedisce?” mi si ricordava.

E allora mi sono ricordata di quando in terza media scoprii il significato di una formula che mi pareva più che altro burocratica “nulla osta”: niente lo impedisce.

Ecco, niente impedisce niente.

Soprattutto ad una scaloppina di unirsi in uno splendido matrimonio con i chicchi di melograno, un frutto tipico di questo periodo di rinascita, un frutto brutto fuori, dal colore intenso dentro, meraviglioso, succoso, dal sapore unico, caro ai pittori, ai classici, all’iconografia.

Nulla osta.

Scaloppine al Melograno

Prendere un’arista di maiale tagliata a fettine piuttosto sottili; bagnare lievemente le fettine nel vino bianco, secco, e infarinarle. Falle dorare in padella con poco burro. Salare e pepare.

In un’altra padella, sempre con poco burro, far saltare i cicchi di melograno con mezza bustina di zucchero di canna. Aggiungere poi i chicchi ed il sughetto alle scaloppine, saltare un attimo insieme e servire tiepide.

 

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