Calici e spicchi

Si è svolta presso la sede napoletana di Fonderì, la bellissima pizzeria in via Caravaggio, la presentazione del libro di Antonella Amodio “Calici e Spicchi”, con prefazione di Luciano Pignataro. Una serata organizzata da La Buona Tavola di Renato Rocco, che è stata occasione di assaggiare le ottime pizze di Carmine Pellone, oltre che di apprezzare gli ottimi vini in abbinamento.

Il libro di Antonella, sommelier e giornalista, è unico nel suo genere perché per la prima volta abbina a 101 ricette di pizza altrettanti vini, scelti da patrimonio enologico campano, passando dagli spumanti ai vini dolci e affrontando anche sfide onerose per gli abbinamenti come le pizze con i carciofi e quelle dolci.

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La serata è stata piacevole e interessante: un’occasione per affrontare storie di vite, dalla pianta alle persone.

Adesso vi racconto anche l’excursus delle pizze, preceduto dallo starter di frittata di pasta alla gricia con tartare di gamberi.

La prima pizza, presente tra l’altro nella guida di Antonella, è La Mia Marinara di Carmine Pellone: pomodorini datterini gialli e rossi, origano di montagna, maionese di alici, aringa affumicata, olio EVO. Un classico rivisitato e accompagnato da una Falanghina del Taburno DOC della cantina La Fortezza, come suggerito nel volume.

La seconda pietanza è una pizza in pala, la Pomodoro Bruciato: pomodoro bruciato, bufala fresca, riduzione di basilico e pomodori secchi. Accompagnata stavolta da un Piedirosso dei Campi Flegrei del 2023 dell’azienda Settevulcani di Salvatore Martusciello.

La terza portata è la Giallo al salame: salame di cinghialevellutata di datterini gialliprovola affumicata, pepe cuvée, basilico e olio EVO. Ad accompagnarla un bianco del Veneto, il Teroldegovino delle Dolomiti, cantine Toradori, annata 2022.

Al mini bun ai multicereali Mortadella rivisitata, con mortadella Favola, zeste di lime, fonduta di provola affumicata, pesto di pistacchio di Bronte e polvere di cioccolato fondente, è stato abbinato lo spumante Levis della cantina veneta Bellenda, 100% vitigno Glera.

Il cornetto di pasta sfoglia con ricotta di cestino e scaglie di cioccolato fondente per dessert è stato la chiusura perfetta di un percorso degustativo di sapori in festa, accompagnato da un passito El Aziz della cantina Fina Terre Siciliane, da uve Grillo.

Tutto è stato buonissimo: impasti fenomenali e topping quasi sempre indovinati; bun superlativo, croissant di scuola francese con buona sfogliatura.

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Il libro di Antonella non può mancare nelle librerie sia di appassionati di vino che di pizza lover, proprio come me.

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Pasticceria Biagio Martinelli- tra conferme e novità

Siamo stati invitati per Natale ad un’insolita degustazione di pasticceria salata alla pasticceria Biagio Martinelli di Aversa, che presto traslocherà in una nuova e più ampia sede con una sala da 60 coperti.

Chi mi conosce sa che sono da anni un’appassionata di pasticceria salata, che Montersino è stato  il mio mito e che spesso mi diletto in tartellette salate, bignè o baci di dama al parmigiano. Sono stata quindi piacevolmente colpita da una degustazione di:

maritozzo salato, panettone salato, sciù al salmone, pizza di scarole.

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Farinati pizza & more

Siamo stati da Farinati ad assaporare il Natale: una cena allegra, colorata, ricca di sapore…e di affetto!
Renato Ruggiero ti accoglie con la professionalità di un ottimo e avviato locale, ma con la passione e la cura di un invitato in famiglia.

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Farinati mette in tavola il Natale della tradizione e dei ricordi. Per le feste è stato ideato uno speciale menù che prevede: benvenuto dello chef con pizza di scarole e casatiello, frittatina di soffritto, pizza con baccalà in tempura e friarielli, pizza “nonna Michela” con ragù, melanzane, polpette, che ricorda la pasta al forno della domenica, pastiera “mamma Anna”.
I piatti natalizi sono realizzati con le ricette di famiglia di Renato Ruggiero, re dei fritti, tornato al suo primo amore, perché tutto è cominciato dal banco della pizzeria di Diego Vitagliano. Dunque, il Natale di Farinati è famiglia e non mancano in tavola le pizze classiche, come la speciale montanara “allardiata”, prima fritta e poi cotta al forno, il “ruotillo di margherita”, croccante e “panoso”, la pizza “Ariccia napoletana” con porchetta, crema di friarielli, stracciata di bufala campana. E poi i fritti, che Ruggiero prepara con estro e tanta passione. Da quelli del monsù con crocchetta di pollo con salsa ai porcini, uova alla monachina, frittatina alla finanziera, palla di riso con zafferano e ragù, a quelli dedicati alla cucina romana con la frittatina cacio e pepe e quella all’amatriciana, passando per la frittatina natalizia preparata con il soffritto.
Devo dire che la frittatina col soffritto ci ha conquistati in maniera particolare perchè era saporita e leggera a un tempo.Il ruotillo è stata un’immersione nella tradizione più vera, mentre la pastiera, col grano passato e i profumi pi classici, è stata una rivelazione.
Infatti la scelta del “dolce delle feste” è tradizionale, con la pastiera “Anna”, preparata con la ricetta della mamma di Renato e non mancano il tiramisù express, preparato direttamente a tavola e la “focaccia polacca”, pizza croccante con crema e amarene, un omaggio al famoso dolce aversano. In questo periodo di reunion di famiglia, auguri tra amici e lunghe tavolate, stare da Farinati è ancora di più un piacere, soprattutto perchè è un luogo inclusivo: ci sono anche pizze e fritti senza glutine con forno e cucina dedicati, e piatti vegetariani, per far sentire tutti ospiti graditi.

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VI edizione de “Il Mio San Marzano” di Solania

Anche quest’anno abbiamo seguito il pomodoro San Marzano nel suo cammino: siamo stati nei campi, a San Marzano, in luglio, quando sono spuntate le prime piantine.

E ora non vediamo l’ora di aprire le latte dei pomodori, per gustarne l’inconfondibile sapore.

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